l’antitaliano

L’ANTITALIANO
Dopo aver fatto venti mesi di guerra partigiana, mi hanno rinfacciato un articoletto scritto su un giornaletto del Guf a 17
anni, quando ancora non avevo conosciuto che cos’era il fascismo. Quando l’abbiamo capito, l’abbiamo combattuto con
le armi. È stato doloroso ricevere quell’attacco. Ho scoperto
che gli uomini sono carogne. Nella vita puoi fare quello che
vuoi, puoi diventare anche un eroe, ma c’è sempre chi cerca di
inchiodarti per sempre a un particolare del tuo passato. Non
ho mai risposto. Mia moglie mi ha detto: se ciò che ti possono
rimproverare in una vita è tutto qui, allora stai tranquillo. (…)
Sono certo che morirò avendo fallito il mio programma di
vita: non vedrò l’emancipazione civile dell’Italia. Sono passato per alcuni innamoramenti, la Resistenza, Mattei, il miracolo
economico, il centrosinistra. Non è che allora la politica fosse entusiasmante, però c’erano principi riconosciuti: i giudici
fanno giustizia, gli imprenditori impresa. Invece mi trovo in
una paese in condominio con la mafi a. (…)
Giorgio Bocca

da meltingpop

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